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  • Anno 2015
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  • N. 3 - Luglio-Settembre
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Editoriale

Copertina del numero
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Con il presente fascicolo assumo l’incarico di Direttore responsabile della “Rassegna dell’Arma dei Carabinieri”. Rivista che nel settore editoriale della pubblicistica militare si presenta quale utile strumento di approfondimento di temi giuridici, scientifici e storici.

Un cordiale saluto ai nostri lettori, ai miei predecessori e a tutti coloro che collaborano alla redazione della Rassegna.

Nel rispetto di una oramai consolidata linea editoriale, verrà confermato un percorso logico-giuridico, teso a valorizzare - auspico sempre di più - il taglio specialistico di una pubblicazione che rimane eminentemente tecnica.

In questo numero presento, in apertura, un interessante studio nell’ambito dell’informatica forense, con una disamina, attraverso il sistema operativo “Linux”, del recupero e dell’analisi dei dati informatizzati. Il fine è quello di ricavarne informazioni sensibili che, nel caso di specie, riguardano il campo delle indagini digitali.

Attraverso una trattazione approfondita del sistema, gli autori, un Ufficiale dell’Arma ed un Consulente tecnico, descrivono la struttura del filesystem utilizzato, fornendo una panoramica d’insieme delle potenzialità del sistema stesso, seguita da un caso pratico di applicazione con metodi e strumenti usati.

L’articolo che segue affronta il tema delle attività di Peacekeeping e, in particolare, il ruolo riservato alla componente di Polizia.

Gli organismi internazionali richiedono sovente assetti idonei a condurre operazioni in aree destabilizzate e, in tale ambito, l’Arma ha assunto un ruolo guida, con l’addestramento di oltre settemila “peacekeepers” presso il Centro di Eccellenza per Stability Police Units di Vicenza e con il diretto intervento in varie aree geografiche.

Il successivo articolo affronta un tema di grande attualità sul controllo del territorio e sull’attività informativa quali strumenti di contrasto al terrorismo di matrice religiosa. Fenomeno antico ed in costante evoluzione. L’analisi qui presentata individua i criteri, anche normativi, con i quali tale attività deve essere condotta, facilitata nella sua declinazione, per quanto riguarda il nostro Paese, dalla presenza capillare sul territorio dell’Arma dei Carabinieri.

Per la rubrica “Materiali per una storia dell’Arma”, proponiamo un breve stralcio che ripercorre l’impegno profuso dai nostri militari nel corso della tormentata prima guerra mondiale, dal quale risaltano compiti e atti di valore che valsero, a fine conflitto, la prima Medaglia d’Oro al Valore Militare alla Bandiera dell’Arma.

Buona lettura.

Gen. D. Vittorio Tomasone