La Carta della qualità in chirurgia

E' un documento realizzato dal Tribunale per i diritti del malato, per migliorare la sicurezza dei pazienti ricoverati presso i reparti ospedalieri e la qualità degli interventi chirurgici. Nel documento si affrontano una serie di tematiche (ispirate ai diritti sanciti dalla Carta Europea), dall'accoglienza nei reparti, al consenso informato prima di un intervento, con il principale obiettivo di avvicinare sempre di più gli ospedali ai cittadini.

I punti sintetizzati nella Carta sono riassumibili in 7 principi:

Accoglienza. Tutti i cittadini quando entrano nel reparto, devono essere accolti, trattati con umanità e messi in condizione di affrontare con serenità la degenza.

Informazione. Tutti i cittadini devono essere informati in modo cortese, chiaro e comprensibile, per instaurare un corretto rapporto medico-paziente ed essere coinvolti attivamente nel percorso di cura.

Organizzazione. Tutti i cittadini devono trovare un reparto ben organizzato affinché sia garantita la migliore qualità possibile delle cure.

Consenso informato. Tutti cittadini devono essere coinvolti nelle decisioni mediche che li riguardano ed essere considerati parti attive del loro percorso di cura.

Sicurezza e igiene. Tutti i cittadini devono essere protetti da eventuali rischi causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi.

Innovazione. Tutti i cittadini devono poter contare su una struttura che garantisca l'aggiornamento del personale e l'utilizzo di tecniche innovative per migliorare la qualità di vita e delle cure.

Dimissioni. Ogni cittadino, al momento delle dimissioni, deve ottenere tutte le informazioni necessarie ad affrontare meglio il rientro a casa.

I reparti ospedalieri possono sottoscrivere gli impegni della Carta per assicurare un servizio sempre migliore ai cittadini nel rispetto del diritto all'informazione, alla sicurezza, all'appropriatezza e all'innovazione. Secondo questi principi, i reparti non devono limitarsi unicamente a curare chi ha bisogno ma devono prendersi cura dei pazienti, consentendo ai cittadini di essere dei soggetti attivi, consapevoli e capaci di interagire con il personale e la struttura ospedaliera.