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Addio, mia bella addio
Nel 1866, un rinnovato spirito patriottico indusse Vittorio Emanuele II ad entrare nuovamente in guerra contro l'Austria. L'Arma partecipò alla Terza Guerra d'Indipendenza con un contingente di 660 uomini, oltre al personale delle Stazioni di confine impegnate nel prezioso servizio di informazioni su movimenti e consistenza del nemico. L'esito vittorioso del conflitto permise all'Italia di conquistare il Veneto, il cui governo provvisorio fu inizialmente affidato all'Arma dei Carabinieri.
Garibaldi prese parte al conflitto con il «Corpo Volontari Italiani», di cui entrarono a far parte anche numerosi Carabinieri al comando del Capitano Vittorio Caravadossi.
Fu proprio a quest'ultimo che Garibaldi indirizzò, al termine della spedizione, le seguenti espressioni di encomio: "Accogliete una parola di lode per il magnifico contegno da Voi tenuto presso i corpi volontari in tutta la campagna del ‘66 e graditela come ben meritata da Voi e dai Vostri subordinati".
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Sopra, "I Carabinieri in un episodio della Terza Guerra d'Indipendenza", da un dipinto di Sebastiano De Albertis.
A sinistra,"La partenza dei volontari", del pittore Girolamo Induno. Sotto, l'ingresso delle truppe italiane in Piazza San Marco, a Venezia, il 19 ottobre 1866.