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Il fumo "giovane"

Nel nostro Paese, l'abitudine a fumare dei ragazzi è un grave problema sociale perché più del 90% dei fumatori ha iniziato durante l'adolescenza e la grande maggioranza dei fumatori adulti vorrebbe smettere. Recenti statistiche hanno messo in evidenza che, nell'ultimo biennio, c'è stato un aumento di ragazzi che iniziano a fumare nella prima adolescenza (11-14 anni), con una frequenza maggiore nelle femmine rispetto ai maschi.

Le motivazioni sono tante: alcuni lo fanno per sperimentare qualcosa di nuovo, altri per sembrare adulti, altri ancora per scaricare lo stress o semplicemente "perché lo fanno tutti".

L'adolescenza è un periodo tendenzialmente a rischio, in cui sono presenti diversi elementi di cambiamento individuale accanto al desiderio di adeguarsi al gruppo di appartenenza (amici, compagni di scuola, famiglia).

I genitori hanno un ruolo fondamentale perché con l'esempio e il dialogo possono aiutare i figli ad acquisire una maggiore consapevolezza sulla dannosità del fumo.

Qualche suggerimento per i genitori di figli adolescenti:[d]

  • Un genitore rimprovera il figlio che sta fumando.cogliete l'occasione per discutere la serietà del problema del fumo con vostro figlio;

  • prendete spunto dalle notizie sui mass-media per iniziare una discussione sull'argomento. Mostratevi attenti e interessati a ciò che vostro figlio ha da dire in merito;

  • chiedetegli apertamente se ha mai provato a fumare senza cadere nel paternalismo o nel moralismo;

  • se siete voi stessi fumatori, la cosa migliore da fare è di dare il buon esempio tentando di smettere. Alcuni studi hanno dimostrato che i figli di non fumatori difficilmente fumano. Se avete già tentato di smettere, discutete con vostro figlio sulle difficoltà che avete incontrato e fatevi aiutare nel vostro intento;

  • evitate di coinvolgerlo nei rituali legati al fumo: accendere una sigaretta, andare a comprarle oppure portarvi il posacenere.