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Il gas

L'impianto domestico a gas: qualche consiglio per scoppiare … di salute!

L'impianto domestico a gas può essere alimentato dalla rete fissa (metano, gas manifatturato, etc.) oppure da bombole (GPL). In ogni caso la sua installazione, manutenzione e modifica devono essere realizzate esclusivamente da installatori abilitati e/o centri di assistenza tecnica, che a fine lavori sono tenuti a rilasciare la dichiarazione di conformità dell'impianto per attestare che lo stesso è stato realizzato secondo le normative vigenti. Il “fai da te” è assolutamente vietato.

Prevenire il rischio gas in casa dipende in gran parte da noi.

PerVignetta raffigurante locale cucina con bocchette d'aria d'ingresso e uscita mantenere in condizioni di sicurezza l'impianto a gas domestico è bene:[d]

  • garantire la ventilazione (1) e l'aerazione (2) dei locali dove sono installati gli apparecchi di utilizzazione, al fine di far affluire l'aria necessaria per la combustione e per favorire il ricambio d'aria;
  • assicurare l'evacuazione dei prodotti della combustione mediante apparecchi raccordati a sistemi di scarico come canne fumarie, camini, ecc., che devono essere periodicamente ispezionati per verificarne la non ostruzione (3);
  • verificare l'efficienza dei dispositivi di sorveglianza di fiamma (4), di cui tutti gli apparecchi (ad esclusione dei piani di cottura, per i quali al momento non esiste l'obbligo) devono essere dotati per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma;
  • sostituire ogni cinque anni - e, comunque, entro la data di scadenza stampigliata - il tubo di gomma flessibile utilizzato per collegare apparecchi all'impianto (5), in modo da assicurarne sempre la tenuta;
  • nonVignetta raffigurante un uomo che, distrattamente, si accende la sigaretta vicino a due bombole di gas. utilizzare come messa a terra di apparecchi elettrici le eventuali tubazioni metalliche esterne di adduzione del gas, né in altra maniera impropria (es., per appendervi panni);[d]
  • segnalare adeguatamente le tubazioni incassate nei muri per evitarne danneggiamenti accidentali. In mancanza di segnalazioni, prima di forare un muro, è bene dotarsi di uno strumento in grado di rilevare la presenza di metalli;
  • non utilizzare il contatore del gas come mensola d'appoggio, o comunque in maniera impropria, e proteggerlo, analogamente alle tubazioni di adduzione, da urti e contatti accidentali;
  • ricorrere all'installazione di rilevatori di gas (6) che, seppur non obbligatori, possono contribuire alla sicurezza domestica dal rischio gas.

L'osservanza di alcune “buone regole” vi sarà d'aiuto:[d]

  • in caso d'impianto alimentato con bombole di GPL, ricordatevi che la sostituzione della bombola deve essere effettuata da personale competente e, nel caso venga eseguita da voi, Una donna posiziona la manopola del gas in chiusura prima di uscire di casaricordate di effettuare la prova di tenuta degli allacciamenti con acqua saponata (mai con fiamma) prima di provare l'accensione degli apparecchi; le bombole non vanno tenute in locali sotto il livello stradale o in prossimità di aperture comunicanti con locali posti a livello inferiore o in locali non aerati, né installate in camera da letto, bagno, doccia, servizio igienico, box, autorimessa e simili, e non devono essere esposte al sole o ad altre fonti di calore; la capacità complessiva delle bombole installate all'interno di un'abitazione non deve mai superare i 40 kg e, comunque, è esclusa l'installazione di bombole in locali di cubatura fino a 10 m3; è vietato tenere in deposito bombole non collegate agli apparecchi, anche se vuote o presunte tali; nei locali di cubatura oltre i 10 m3 e fino a 20 m3 si può installare una bombola di capacità non maggiore di 15 kg, da 20 m3 e fino a 50 m3 si possono installare fino a due bombole singole per capacità complessiva non maggiore a 20 kg, mentre nei locali di cubatura oltre i 50 m3 si possono installare fino a due bombole singole per una capacità complessiva non maggiore di 30 kg; la bombola deve essere posizionata in verticale con il rubinetto / valvola in alto;
  • se si avverte odore di gas, si consiglia di: aprire porte e finestre per arieggiare i locali; spegnere immediatamente tutte le fiamme (fornelli, caldaie, candele...); chiudere la valvola principale del contatore o della bombola; non fumare, né accendere fiammiferi o utilizzare accendini; non azionare interruttori, campanelli, apparecchi elettrici o telefonici, perché un'eventuale scintilla creata dal loro funzionamento potrebbe innescare un'esplosione; telefonare, portandosi al di fuori dell'ambiente dove si avverte odore di gas, al servizio di Pronto Intervento della società distributrice del gas ed ai Vigili del Fuoco;
  • utilizzate rubinetti (valvole di blocco) che consentono il controllo visivo della chiusura dell'erogazione del gas;
  • non addormentatevi con caminetti o stufe a fiamma libera in funzione.

Acquisto di apparecchi a gas e condizioni per il loro uso

Come per gli elettrodomestici, la prima scelta consapevole che il consumatore deve adottare per prevenire gli incidenti domestici causati dal gas è quella di acquistare apparecchi a gas che diano garanzia e pertanto deve assicurarsi che gli stessi riportino sempre la marcatura CE.

Con riguardo alle condizioni d'uso degli apparecchi a gas, è buona regola:

  • chiudere le valvole degli impianti e degli apparecchi a gas quando non si utilizzano o quando si è fuori casa, anche per brevi periodi;
  • seguire la seguente procedura in caso di accensione manuale di un apparecchio a gas: accendere il fiammifero, accostarlo al bruciatore e solo allora aprire il rubinetto del gas;
  • non lasciare mai incustodite sul fuoco pentole contenenti liquidi che, in fase di ebollizione e fuoriuscendo, potrebbero spegnere la fiamma;
  • acquistare piani di cottura equipaggiati con il dispositivo di sicurezza per la rilevazione della fiamma, idoneo a bloccare l'erogazione del gas quando la fiamma si spegne accidentalmente.

Nei locali in cui sono installati apparecchi a gas, il pericolo maggiore è dovuto alla diffusione di monossido di carbonio, gas inodore e incolore, fortemente tossico anche a basse concentrazioni. Per evitare che questo si formi è sufficiente osservare semplici regole:

  • sistemare l'apparecchio in un locale sufficientemente areato;
  • effettuare una manutenzione regolare dell'apparecchio, secondo quanto previsto dal costruttore nel libretto delle istruzioni. Le caldaie devono essere sottoposte a manutenzione ogni anno, preferibilmente prima dell'inizio del periodo di riscaldamento. Una corretta manutenzione consente anche di ottenere risparmi significativi sui consumi di combustibile e contribuisce a tenere pulito l'ambiente riducendo le emissioni inquinanti;
  • controllare periodicamente il funzionamento del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione;
  • controllare che la fiamma sia regolare ed azzurra;
  • controllare il normale funzionamento delle manopole di regolazione;
  • verificare le condizioni di pulizia e l'efficienza dei fori di aerazione e ventilazione, che non devono mai essere ostruiti.

Gli apparecchi a gas si suddividono in 3 tipi: di tipo "A" sono quelli a portata limitata caratterizzati dal fatto che prelevano l'area necessaria alla combustione direttamente dal locale dove sono installati ed evacuano i prodotti della combustione direttamente nello stesso ambiente; di tipo “B” o “a camera di combustione aperta”, perché sono raccordati, mediante canali da fumo, a sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (camini, canne fumarie, ecc.); di tipo “C” o “stagni”, con circuito di combustione “a tenuta” rispetto al locale d'installazione. Vignetta raffigurante tre immagini di un appartamento ove sono presenti tre diverse tipologie di apparecchi a gas.[d]Gli apparecchi di tipo “A” non possono essere installati in locali adibiti a camera da letto o a bagno/doccia e nei locali con volume minore di 12 metri cubi. L'installazione degli apparecchi di tipo “B”, invece, è vietata nelle camere da letto e nei locali uso bagno (a meno che non servino per la produzione di acqua calda per uso igienico sanitario -scaldabagni- ). Nel caso di installazione di apparecchi di tipo “A”, nei locali che li ospitano sono necessarie due aperture di almeno 100 cm2 ciascuna: la prima, collocata in prossimità del pavimento per favorire l'ingresso dell'area; la seconda, ubicata nella parte alta della parete, per consentire di evacuare all'esterno i prodotti della combustione.