La Banda Musicale
Le origini

Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di TorinoLa Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri è nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza, la profonda vocazione musicale. E la partecipazione del pubblico ai concerti della Banda dell'Arma rimane uno dei tanti aspetti di quella naturale simpatia che spinge il cittadino verso i Carabinieri.

In Piemonte, in seguito al nuovo ordinamento dato all'Esercito da Carlo Alberto nel 1831, vennero stabiliti nel numero di 18 i musicanti per ogni reggimento di linea e di 24 per la "Compagnia Guardie del Corpo di S.M.". Con successive determinazioni regie furono regolamentate tutte le questioni inerenti al servizio delle "musiche militari", che raggiunsero così una forma d'organizzazione vasta e completa. Fu in quegli anni che il Corpo dei Carabinieri ebbe i suoi primi trombettieri, nucleo originario di musicanti che via via, con successivi riordinamenti nell'organico e nella dotazione degli strumenti, diede vita dapprima (nel 1862) alla "Fanfara" e poi alla "Musica". Da questa derivò, infine, la "Banda" che, attraverso affinamenti successivi, ha assunto la fisionomia attuale.

I "trombettieri" del Corpo dei Carabinieri

I progetti di costituzione del Corpo dei Carabinieri comprendevano nelle tabelle organiche anche 8 "trombetti", ma solamente l'"Istruzione provvisoria elementare per i carabinieri", approntata e resa esecutiva con ordine del giorno 1° ottobre 1820 dal colonnello Comandante del Corpo, Alessandro di Saluzzo di Menusiglio, trattò espressamente, per la prima volta, dell'impiego dei trombettieri.

Torino, Carabinieri Trombettieri a cavallo - 1833

Ai capitoli "formazione d'una divisione dell'Arma a piedi" e "formazione d'una divisione dell'Arma a cavallo" e nei relativi disegni allegati, furono infatti precisate le posizioni occupate dal "brigadiere trombetta" e dai "trombetti", "nell'ordine di battaglia, nella parata o revista e nell'ordine di colonna per sfilare in parata".
Che il Corpo comprendesse nei suoi organici i trombettieri, è confermato anche dal Lang ("Dalle Guardie del Corpo allo Squadrone Carabinieri Guardie del Re"), il quale riferisce che nell'aprile del 1842, in occasione del torneo tenutosi a Torino per solennizzare le nozze dei duca Vittorio Emanuele di Savoia con Maria Adelaide di Lorena, venne costituito, per la scorta d'onore, uno speciale Squadrone di carabinieri a cavallo provvisto di trombettieri. Essi indossavano, tra l'altro, un elmo "con la ciniglia rossa".

Sei trombettieri, come riferisce il colonnello Ulderico Barengo ("I Carabinieri Reali negli anni 1848-1849"), erano pure compresi nei 248 "uomini di bassa forza" facenti parte dei tre Squadroni carabinieri che furono protagonisti, il 30 aprile 1848, dell'epica carica di Pastrengo.
Il servizio di trombettieri nel Corpo dei Carabinieri Reali fu, poi, sanzionato ufficialmente il 22 febbraio 1850, con dispaccio numero 2740-41 del Ministero di Guerra e Marina.

Le prime fanfare

Nel decennio successivo al 1850, l'impiego dei trombettieri fu sempre più generalizzato, per cui il Comitato del Corpo (corrispondente all'attuale Comando Generale) venne indotto ad aumentarne il numero ed a migliorarne l'organizzazione.
Nacquero così le Fanfare della XIV e della VII Legione corrispondenti alla Scuola Allievi di Torino ed alla Legione di Napoli. Presso le altre Legioni furono costituiti nuclei trombettieri.
L'atto istitutivo delle formazioni musicali può essere identificato nel Regio Decreto 18 giugno 1862 relativo all' "aumento di forza al Corpo dei Carabinieri Reali" il quale riconosceva necessario "...aumentare la forza degli Stati Maggiori di tutte le Legioni onde ... impiegare alcuni uomini al servizio di trombettiere".
Al decreto fece seguito la circolare dei Comitato n. 25 10 dei 30 luglio 1862, con cui vennero impartite disposizioni relative all'applicazione dei decreto stesso ed in particolare furono stabilite le caratteristiche della divisa dei carabinieri musicanti.
Nell'agosto 1862 la Fanfara della XIV Legione fu affidata alla direzione del brigadiere trombettiere Francesco Cabella, promosso maresciallo d'alloggio nel settembre successivo.
Ulteriori notizie relative ai carabinieri musicanti risalgono al 1877, data di pubblicazione della "Istruzione sulla divisa della truppa dell'Arma dei Carabinieri Reali". Nella Istruzione vennero, fra l'altro, precisati tutti gli elementi distintivi, sia per il "vestito di grande tenuta" sia per quello di "piccola tenuta" per musicante. In particolare la "lira", che la circolare del 1862 aveva previsto quale unico fregio dei musicanti, venne sostituita da "alamari" sul colletto e sui paramani e da "cetre" sulla parte posteriore dell'abito.

Fanfara della Legione Allievi

La successiva "Istruzione sulla divisa dei RR - Carabinieri" del 1880 riprese l'argomento senza modificare i fregi ma precisandone, anche con disegni, tutti i particolari.
Con circolare n. 12337 del 20 ottobre 1883, dall'oggetto "Istruzione per il ristabilimento dei trombettieri", il Comando Generale raddoppiò il numero dei trombettieri per ciascuna Legione, istituì gli allievi trombettieri destinati a divenire trombettieri una volta acquisita la necessaria abilità e assegnò due trombettieri ad ogni comando di Divisione. Nel 1884 la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri (nuova denominazione assunta dal 1867 dalla XIV Legione, sempre nella sua sede a Torino), in analogia a quanto era prescritto per le musiche dei Reggimenti di Fanteria e le fanfare dei reparti di Cavalleria, fu dotata di 19 strumenti a fiato e 5 a percussione. Nello stesso anno la Fanfara tenne, per la prima volta, un concerto pubblico. Suonò infatti a Torino, in occasione della Esposizione Generale Italiana, meritando un diploma per l' "organizzazione tecnica e l'efficienza artistica dimostrate".