Le novità per i "coloniali"

Capitano in tenuta coloniale ordinaria invernale di cordellino kaki.
Le modifiche della Riforma Baistrocchi si applicarono anche alle nostre truppe in colonia, Carabinieri compresi; in particolare vennero stabilite tenute invernali ed estive, secondo la consueta tipologia: ordinaria, di marcia, grande uniforme. Tutte avevano, chiaramente, il nuovo taglio uguale a quelle per il servizio nella madrepatria. L'uniforme ordinaria invernale degli ufficiali era quindi come la nera, ma in cordellino kaki-oliva con bottoni sempre argentati, priva di filettature ai paramani e di bande laterali ai pantaloni, come da circolare 18 gennaio 1934 del Ministero delle Colonie. Al bavero, gli alamari d'argento da truppa sottopannati in rosso anziché in nero; le controspalline mobili con fregio dell'Arma dorato erano le ormai classiche coloniali in panno scarlatto filettato d'azzurro. Il berretto rigido, kaki anch'esso, aveva visiera e soggolo in cuoio marrone, come pure marroni erano i gambali, gli stivali, il cinturone con spallaccio e fondina, i pendagli e la dragona della sciabola.

Gradi e fregi erano uguali a quelli dell'uniforme nera. Le camicie e le cravatte potevano essere di due tipi: kaki abbinate in servizio, camicia bianca e cravatta nera negli altri casi. Pantaloni, come al solito, alla cavallerizza kaki. La tenuta ordinaria invernale era comune per tutta l'Africa italiana, ma era facoltativa in Somalia per via del clima tropicale; al suo posto gli ufficiali indossavano l'uniforme estiva bianca, della quale si dirà più avanti, oppure, come il personale destinato ai bassipiani eritrei, pantaloni di tela e camicia kaki con fascia alla vita; la camicia, che poteva essere di tela, lana o addirittura seta, aveva il collo rovesciato, era chiusa con sei bottoncini kaki e "poteva avere le maniche sia lunghe che corte, aveva due tasche al petto come quella grigioverde". Fino al 1939 i gradi alla camicia si portavano sulle controspalline mobili, il 26 dicembre di quell'anno il Ministero dell'Africa Italiana (nuova denominazione del vecchio Ministero delle Colonie) dispose che le stellette di grado si portassero, come per la camicia grigio-verde, sulla tasca sinistra. Con l'uniforme ordinaria, ove le condizioni climatiche lo avessero consentito, al posto del berretto poteva essere calzato il casco. Ancora, nelle zone torride ed in caserma, gli ufficiali potevano portare la bustina in tela kaki sia quella già prevista nel 1928, che la mod. 35.


Casco coloniale modello da truppa con occhiali di protezione contro la sabbia.
Sottufficiali e carabinieri avevano in dotazione la stessa uniforme , ma in panno kaki, tranne coloro che prestavano servizio in Somalia, i quali indossavano un'uniforme uguale ma in tela kaki o bianca. I marescialli, come gli ufficiali, potevano portare il casco in luogo del berretto, gli altri militari, prima della guerra calzavano invece il tipico cappello boero, poi anch'essi il casco (in Somalia erano sempre previsti il casco ed il berretto rigido). I motociclisti avevano il berretto. Pantaloni per tutti alla cavallerizza con stivali o gambali marroni a seconda della specialità; bandoliera marrone. L'uniforme di marcia per gli ufficiali era costituita dalla sahariana di tela o di panno kaki (bianca facoltativa per il personale destinato ai bassipiani etiopici) ad un petto con quattro tasche: due a toppa cannellate sul petto; due a soffietto sulle falde, con pattine dritte, bottoni di frutto kaki e spalle rinforzate con un riporto sagomato che sul davanti faceva anche da pattina alle tasche al petto. L'indumento era chiuso da quattro bottoni pure di frutto kaki ed in vita era stretto con una cintura della stessa stoffa, mediante una fibbia originariamente, poi con due bottoni; al centro della schiena figurava un soffietto, le maniche avevano i polsini come quelli della camicia ed il colletto rovesciato era guarnito con gli alamari robbiati.

Il tutto era completato dalle controspalline mobili rosse e azzurre con fregio e gradi. Sulla sahariana si portava il casco coloniale kaki o la bustina. I pantaloni da cavallo erano rinforzati da topponi e si potevano calzare indifferentemente stivali, gambali a stecca, calzettoni o fasce mollettiere kaki; gli ufficiali dei bassipiani, poi, indossavano pantaloncini di tela kaki o bianca corti, ampi, con quattro tasche e calzettoni. Sempre questi ultimi, al posto della sahariana potevano portare, con l'uniforme di marcia, solo la camicia anche a maniche corte ed in tela bianca. Per i marescialli l'uniforme di marcia era uguale a quella degli ufficiali, per gli altri invece era come quella ordinaria ma in tela kaki con bottoni di frutto, casco coloniale, berretto rigido, bustina o cappello alla boera (non in Somalia) a seconda del grado, gambali o fasce in relazione alla specialità. I comandanti di reparto potevano autorizzare l'uso della sola camicia; nei bassipiani la tenuta di marcia era come quella degli ufficiali. La grande uniforme era identica per tutti a quella ordinaria, con l'aggiunta: del pennacchio sul casco kaki o con foderina bianca o sul cappello boero; delle spalline metalliche; delle cordelline e della bandoliera in gallone d'argento per gli ufficiali.


Carabiniere dell'Eritrea in grande uniforme di panno kaki (1927).
Le uniformi estive, ordinaria e grande, erano bianche per ufficiali e marescialli, con controspalline come la sahariana; quale copricapo si portava il casco od il berretto rigido bianco, i pantaloni erano da cavallo in servizio, lunghi negli altri casi. Camicia bianca, cravatta nera. Sulla grande uniforme estiva gli ufficiali portavano le specifiche controspalline in gallone d'argento già prescritte nel 1927 mentre i marescialli avevano quelle rosse dell'uniforme ordinaria. I carabinieri portavano la tenuta estiva di tela kaki con cappello alla boera (non in Somalia) che serviva, con gli appositi ornamenti, anche da grande uniforme. Come soprabiti in colonia venivano usati dagli ufficiali il cappotto a doppio petto come quello metropolitano, ma in panno castorino kaki-oliva e l'impermeabile, sempre kaki, con cappuccio, a doppio petto chiuso da sei bottoni kaki d'osso, che aveva due tasche oblique con pattine sagomate e bottoncini ed era stretto in vita da una cintura di stoffa. Cappotto in panno e impermeabile cachi specifico anche per sottufficiali e carabinieri.

Per gli ufficiali delle colonie il 15 ottobre 1938 fu adottata una particolare uniforme da società, che doveva unificare le tenute sino ad allora diverse in Libia, Eritrea ed Etiopia ove si usava quella nera prevista in patria (comunque troppo pesante nei mesi estivi) ed in Somalia ove questa era sostituita dalla tenuta bianca. La nuova uniforme, in verità molto simile all'attuale analogo modello estivo, che poteva essere da visita, da cerimonia e grande uniforme, constava di una giubba di flanella bianca avorio ad un petto, con il collo chiuso rovesciato, alamari e sei bottoni d'argento con fiamma, paramani dritti con due bottoncini pure d'argento lungo ciascuna cucitura esterna, guarnita da finte tasche al petto con bordi di seta e finte tasche anche sul retro con cannelli secondo un taglio simile alla giubba turchina dell'uniforme ordinaria del 1900; le controspalline erano le stesse della grande uniforme estiva. In vita figurava un cinturino di pelle bianca con gallone d'argento e quattro filettature turchine. Placca d'argento a scacchi alternati lisci e zigrinati, con fiamma dell'Arma dorata in rilievo.

I pantaloni erano lunghi neri con doppie bande scarlatte e sottopiedi; camicia bianca con colletto dritto e cravatta nera, guanti bianchi e stivaletti con elastici neri lucidi. Berretto rigido nero. Questa l'uniforme da visita; con l'aggiunta delle decorazioni , delle cordelline e della sciabola al cinturino diveniva da cerimonia, con in più la sciarpa azzurra e le spalline metalliche era grande uniforme. Quale soprabito si potevano portare indifferentemente il mantello nero od il cappotto kaki. I meharisti erano dotati, come già nei precedenti regolamenti, di uniformi caratteristiche. Tanto gli ufficiali, quanto i sottufficiali ( gli altri militari erano di colore, gli zaptié ed avevano uniformi proprie), indossavano l'uniforme di marcia facoltativamente in tela bianca (camicia e sahariana) con i sirual, speciali pantaloni alla turca molto larghi nella parte bassa e stretti alla vita ed alle caviglie, in tela o seta nera, ma anche kaki o bianca, in testa con l'uniforme di marcia avevano il turbante bianco (una striscia di tela lunga 5 mt. e larga 70cm. che veniva avvolta intorno ad un sottoturbante in feltro detto cabus-beda), le scarpe speciali erano in pelle naturale od in tela con la suola di cuoio e corda chiamate speldri. In grande uniforme sahariana gli ufficiali meharisti portavano il berretto rigido, i sirual neri e la sciarpa con le controspalline come la grande uniforme estiva. Come soprabito si indossava il caratteristico burnous rosso e argento per i libici, turchino scuro con guarnizioni rosse per le scorte ai governatori d'Eritrea e Somalia.