L'evoluzione delle corazze e degli elmi dei Carabinieri Guardie del Re (Corazzieri)

Corazza del 1872
Prima che entrasse in vigore l'Istruzione del 1876, lo Squadrone di Carabinieri concentrato a Firenze nel 1868 per le nozze del principe Umberto, che non era stato disciolto dopo la particolare esigenza, continuò ad indossare gli stessi elementi uniformologici iniziali. Nello stesso anno questi subirono le prime modifiche. Nel 1872 la corazza, sempre con brunitura blu-nera, venne modificata con l'adozione di una smerlatura lungo il bordo inferiore e di 32 borchiette ai lati e in basso col motivo della margherita; sulla stella sovrastante la raggiera dorata vennero applicate le cifre VE (Vittorio Emanuele); al posto della brunitura blu-nera, venne adottata la lucidatura del metallo. Per adeguarsi all'Istruzione del 1876, la corazza perse la smerlatura inferiore, che divenne liscia, e le borchie che l'adornavano si ridussero di numero: sul davanti, in basso, da 11 divennero 8.



Corazza del 1878

Anche le bretelle assunsero una dimensione diversa, più lunga e più larga. Gli altri elementi restarono pressochè inalterati, ad eccezione della carenatura, divenuta meno accentuata. Nella fotografia in alto è raffigurata la corazza del 1872, mentre quella del 1876 è riprodotta a lato. Con la salita al trono di Umberto I, nel 1878, la corazza restò immutata nella forma, ma perse il festone di fogliame alla gorgiera e si arricchì di orlature al punto della vita e all'imbocco delle maniche. Naturalmente la cifra reale venne sostituita con la U. L'elmo del 1872, da cui derivò quello del 1876, (fotografia in basso) s'ispirava ai modelli da Cavalleria, particolarmente nella forma del coppo. Costruito in acciaio battuto a mano, inizialmente era ornato nella parte anteriore da una raggiera, che divenne più grande nel modello del '76. Posteriormente aveva delle decorazioni di fogliame cesellato.



Elmo da Corazziere del 1878
Le grumette a squame erano assicurate da due rosoni con bordo circolare con al centro una stella a cinque punte. Dal rosone di sinistra fuoriusciva il porta-pennacchietto. Il cimiero, che egualmente s'ispirava ai modelli da Cavalleria, era ornato con fogliame e stelle. L'elmo del 1878 (Umberto I) era in tutto identico a quello precedente, tranne che per la cifra reale. Soltanto due anni più tardi il nuovo sovrano decise di dotare lo Squadrone di un elmo alquanto innovativo nella forma del coppo, che divenne più raccolto, ovvero più tondeggiante, e con la raggiera che assunse uno sviluppo maggiore, andando a congiungersi nella parte inferiore con i rosoni laterali. Fino all'avvento di Vittorio Emanuele III, nel 1900, le corazze e gli elmi dei Corazzieri non subiranno ulteriori modifiche.