Non tutti sanno che...

CHARIVARY

Erano chiamati con questo termine, derivato dall'uniformologia francese, i pantaloni lunghi indossati dai carabinieri a cavallo all'atto della fondazione dell'Arma. Per l'inverno erano di color bigio marengo con listera (o lisiera) di panno turchino e portavano 25 bottoncini di osso sull'esterno verticale di ciascuna gamba. Per l'estate i pantaloni si chiamarono inizialmente calze (v.) ed erano di tela color giallo chiaro chiamata nanchino (dal francese nankin), senza lisiera, con bottoncini della stesa stoffa al fondo, in numero di sei per parte. Gli "charivary" avevano sempre un sotto-piede.

Servivano unicamente per i servizi interni di caserma e fuori di essa potevano farne uso solo i militari comandati di spesa, presso il maniscalco o ricoverati in luogo di cura. Gli "charivary" facevano parte della tenuta di fatica, chiamata polacca dal copricapo tipico che la completava. (Tale tenuta venne abolita il 18 gennaio 1843 e sotto la stessa data il berretto tipico venne sostituito dal kepì).
Per gli ufficiali erano stabiliti durante l'inverno due specie di "charivary", uno da scuderia, avente colore bigio, con lisiera dello stesso panno e undici bottoni per parte della grandezza di quelli dell'abito, l'altro di panno turchino senza lisiera e con sette bottoncini dello stesso panno coperti, al fondo; durante l'estate gli "charivary" erano bianchi e della stesa forma di quelli dell'inverno.