Arma bell'Arma

I soldatini
1915-18 - Carabiniere a piedi in uniforme da guerra
33. Carabiniere a piedi in uniforme da guerra, 1915-18

Il grigioverde venne adottato dal Regio Esercito nel 1908 (Circolare n. 458 del 4 dicembre). I primi carabinieri a indossarlo furono quelli mobilitati per la guerra italo-turca nel 1912.
Sull'uniforme risaltano il colletto e i paramani rossi che, oltre a differenziarli dal resto dell'Esercito, li rendevano meno mimetizzati, motivo per cui scomparvero in seguito. Il casco coloniale ricoperto di tela bronzo chiaro completa l'uniforme per le campagne d'Africa. Il cinturone con fondina, verosimilmente per pistola Glisenti modello 1910 per ufficiali, è di cuoio verniciato grigioverde con placca riportante impressa l'aquila umbertina.

1917 - Ufficiale dei Carabinieri pilota34. Ufficiale dei Carabinieri pilota, 1917

Nella Grande Guerra fecero il loro debutto gli aerei, inizialmente come ricognitori e subito dopo come caccia e bombardieri. La Regia Aeronautica non era ancora nata (nascerà il 28 marzo 1923) e i piloti venivano reclutati in tutte le Armi. Molti di loro erano carabinieri, come il tenente Ernesto Cabruna e il corazziere Italo Urbinati. Il personale pilota del neocostituito Corpo Aeronautico Militare manteneva l'uniforme dei reparti originari, con l'aggiunta di distintivi che indicavano il particolare servizio, quali le aquile ad ali spiegate sormontate dalla corona reale, ricamate in filo dorato e cucite sulle maniche a metà altezza, e l'elica applicata sulla granata del fregio da berretto. Quando i piloti erano in volo indossavano un giaccone di pelle nera, solitamente imbottito di pelliccia, e un casco in sughero rivestito di tela cerata marrone, oppure un casco in cuoio foderato. Il figurino rappresenta un ufficiale dei Carabinieri, pilota, in tenuta di volo con una sciarpa al collo per proteggersi dall'aria.

1918 - Brigadiere dei Corazzieri, 1918
35. Carabiniere in tenuta da guerra, 1915

Il conflitto vide mobilitato anche lo squadrone Carabinieri Guardie del Re, o Corazzieri, che indossarono il grigioverde per seguire il "re soldato" in zona di guerra. La divisa era quella delle armi a cavallo, ma la giubba aveva le tasche oblique alle falde con pattine e alamari d'argento sul colletto di panno rosso. Il copricapo consisteva nell'elmo modello 1900 con foderina grigioverde chiaro e fregio ricamato in seta nera con l'aquila reale. Il sottogola dell'elmo, in squame di metallo, fu sostituito da due strisce di vacchetta grigioverde. La cartuccera a bandoliera, con fondina e correggiolo, era in cuoio marrone.

1918 - Maggiore dei Carabinieri in grande uniforme estiva36. Maggiore dei Carabinieri in grande uniforme estiva, 1918

L'ufficiale raffigurato è il maggiore Cosma Manera, che nel 1916 fu nominato membro della "Missione militare italiana per la ricerca e il rimpatrio dei prigionieri italiani in Russia", che mirava appunto al rimpatrio di italiani arruolati più o meno forzatamente nell'esercito austro-ungarico e mandati a combattere sul fronte orientale per evitare che fraternizzassero con i soldati loro connazionali. Il maggiore Manera formò tre battaglioni denominati "irredenti". L'uniforme del figurino fu indossata dall'ufficiale in Cina, al giuramento dei volontari irredenti davanti al console italiano. Si tratta della grande uniforme estiva, che prevedeva la sciarpa azzurra da ufficiale con sciabola modello 1873 da ufficiale di cavalleria e decorazioni.