2000: la presenza dei Carabinieri a Valona per la costruzione dell'aeroporto.
Al rientro dei profughi kosovari-albanesi in patria, nell'ottobre 1999, cessò l'esigenza dell'Operazione Allied Harbour: la missione fu completata e fu ritirato tutto il personale della Afor. In quel momento fu presa in Italia, su impulso dell'Aeronautica Militare, la decisione di avviare il progetto "Scuola di Volo di Valona", orientativamente per l'inizio della primavera 2000: una operazione che doveva consentire il recupero di quella Scuola di Volo, con la presenza di un Reparto italiano collegato all'esecuzione del progetto.
Si tratta di una missione totalmente italiana, di carattere bilaterale. In seguito ad un Protocollo d'Intesa tra il Ministro della Difesa italiano e il suo omologo della Repubblica albanese, firmato a Roma il 28 agosto del 1997, per l'attuazione di un Accordo di Cooperazione nel settore della Difesa tra i due Paesi, vi fu una intesa tecnica tra i due rappresentanti del Governo, relativa all'attività di cooperazione e assistenza per il ripristino di strutture logistiche e addestrative presso la Scuola di Volo di Valona e la pista di atterraggio di Pish-Poro.
L'Aeronautica Militare, in seguito alle intese politiche, ha dato corso al progetto, decidendo, per condurlo in porto, di mantenere sul posto un Reparto a livello di Gruppo Autonomo. Nell'intesa tecnica prevista, le Forze Armate albanesi devono elaborare a loro volta un progetto per le strutture che intendono realizzare e devono assumersi in proprio la responsabilità diretta dell'esecuzione dei lavori e del personale albanese coinvolto. A cura dell'Italia la supervisione sulla qualità dell'esecuzione ed eventuali interventi diretti dimostrativi.
È dunque necessario garantire il personale italiano presente ed i beni italiani. Un Nucleo Carabinieri composto da 11 unità provvede ai compiti di polizia militare e alla sicurezza dell'Aeronautica Militare, impegnata nell'operazione con un contingente di circa 120-130 unità.
Nel dicembre del 1999 era stata disposta la prosecuzione della presenza italiana a Valona per la Scuola di Volo e per il completamento della pista di atterraggio. Il Reparto schierato fu costituito a livello di Compagnia di Fanteria, più aliquote logistiche e di supporto; fu inquadrato nella catena di Comando e di Controllo nazionale, che faceva capo al Comando della Brigata italiana che assicurava le funzioni di Comando del Commz-W. Il Reparto assicurava anche una possibilità di intervento in emergenza a favore del personale del Ministero degli Interni lì presente. Garantiva inoltre la sicurezza dei lavori nella striscia di atterraggio a nord di Valona.
Per quanto riguarda l'Arma, lo Stato Maggiore dell'Aeronautica autorizzò, dal 21 giugno 2000, la costituzione a Pristina, in Kosovo, di una Sezione Autonoma, la quale aveva così alle sue dipendenze 3 Nuclei di Carabinieri per l'Aeronautica dislocati, oltre che a Pristina, a Djakoviça e Valona, ai quali erano stati assegnati i compiti di polizia militare per il personale militare dell'Aeronautica presente in loco. Il 28 febbraio 2001 la Sezione Autonoma è stata soppressa dallo Stato Maggiore Aeronautica, in considerazione delle obbiettive difficoltà di collegamento tra Pristina, Djakoviça e Valona e dell'esiguo numero di persone delle quali disponeva l'ufficiale comandante la Sezione.
Sono attualmente presenti per la Compagnia Carabinieri in Valona 11 elementi con compiti di Polizia Militare.