Page 153 - Rassegna 2019-3
P. 153
LE UNITÀ ANTITERRORISMO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
L’addestramento di alto livello, il costante aggiornamento, la partecipazio-
ne a corsi tenuti da accademie internazionali e ad operazioni all’estero hanno
come risultato un reparto estremamente preparato e flessibile, che negli ultimi
anni ha sviluppato anche una capacità di pronto soccorso d’urgenza e una cino-
fila.
In seguito agli attacchi terroristici di Parigi del 2015, il Ministero
dell’Interno ha modificato il protocollo antiterrorismo e previsto il dispiega-
mento di due Task Unit del GIS a Milano e Roma per supportare l’Arma terri-
toriale in caso di attentato. Tali Task Unit sono composte non solo da operatori
del GIS, ma anche da personale del 1° Reggimento “Tuscania“, che, in ambito
di contrasto al terrorismo, lavora in simbiosi proprio con il GIS.
Il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” è un reparto di
circa cinquecento paracadutisti, impiegati in operazioni sia di tipo militare
(occupazione e difesa di posizioni, interdizione e contro-interdizione d’area,
supporto a contingenti di Forze Armate in operazioni fuori area, in particolare
nell’evacuazione di personale non combattente) sia di polizia (supporto
all’Arma Territoriale, sicurezza a favore delle sedi diplomatiche nazionali in
Paesi a rischio, scorta di personalità vip). Inoltre, svolgono attività di addestra-
mento e formazione di Carabinieri destinati a reparti speciali .
(6)
Come il GIS, anche il “Tuscania” dipende dalla 2 Brigata Mobile
a
dell’Arma e ha sede a Livorno. Il reparto ruota attorno a tre compagnie di
manovra, con l’aggiunta di unità di supporto e comando necessarie all’adempi-
mento di compiti specifici.
La formazione, superata la prima valutazione psicofisica, consiste in corsi
di paracadutismo, addestramento di pattuglia e plotone e all’uso di armi e mate-
riali speciali. Superato il corso, il carabiniere paracadutista transita nel
Battaglione, dove svolge attività operative e si specializza ulteriormente nei
seguenti settori:
- tiro con armi individuali e di reparto;
- impiego di materiali speciali ed esplodenti;
- tecniche di combattimento.
Mentre a livello internazionale il “Tuscania”, oltre alle attività già menzio-
nate, partecipa a missioni di peacekeeping, nel contesto nazionale si occupa spes-
so di operazioni antisequestro e anticontrabbando in zone colpite dalla crimi-
nalità organizzata. Inoltre, nell’ambito dell’antiterrorismo, il nuovo protocollo
del Ministero dell’Interno prevede non solo una cooperazione tra membri del
GIS e del “Tuscania” nelle Task Unit di Milano e Roma precedentemente
(6) http://www.carabinieri.it/arma/oggi/reparti/organizzazione-mobile-e-speciale/rgt.-cc-
par.-tuscania.
149