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                                                           retto bene - seppur con qualche eccezione -
                                                           le difficoltà permangono. Le imprese infatti
                                                           ancora sono in sofferenza nella gestione
                                                           ordinaria, soprattutto quelle dell’industria
                                                           alimentare (84%), a causa di una generale
                                                           flessione degli ordini dovuta anche alla con-
                                                           trazione della domanda per la ristorazione
                                                           collettiva privata e pubblica.

                                                           CIBO SICURO
                                                           Il quadro appena disegnato deve portare
                                                           a farci alcune domande sul futuro. Nei
                                                           prossimi mesi, ci occuperemo del pro-
                                                           blema dell’approvvigionamento di cibo si-
                                                           curo e sano per una popolazione in crescita
                                                           e che supererà i 9 miliardi? È necessario
                                                           fare scelte strategiche per assicurare tale
                                                           approvvigionamento, dalla tutela dei suoli
                                                           agricoli ad un’agricoltura sostenibile che
                                                           mantenga la fertilità dei terreni, da tecni-
                                                           che di coltivazione a basso impatto am-
                                                           bientale che assicurino prodotti sani al so-
                                                           stegno alle filiere agricole locali, fino ad
                                                           una maggiore attenzione a contrastare lo
                                                           spreco alimentare.
                                                           Consumando ci limitiamo a vedere solo i
                                                           prodotti; raramente riflettiamo sul fatto che
                                                           questi sono fatti con materiali prelevati in
                                                           grandi quantità in diverse parti del mondo.
                                                           Dal 1970 al 2017 la popolazione mondiale
                                                           è aumentata di 2 volte (da 3,7 a 7,5 miliardi)
                                                           mentre il consumo mondiale di materiali -
                                                           minerali, metalli, combustibili fossili e bio-
                                                           masse - è aumentato di ben 4 volte: da
                                                           26,6 a 109 miliardi di tonnellate. Di questo
                                                           passo, ci avverte l’Unep, nel 2050 avremmo
                                                           bisogno delle risorse di ben tre pianeti. Per
                                                           rendere il nostro benessere duraturo per i

                  ed elevatissimi impatti socioeconomici. Nel
                                                            Un rapporto ISMEA conferma la permanenza di
                  2003 gli effetti della SARS – che contagiò
                                                            qualche difficoltà nel settore agroalimentare
                  circa 9.000 persone – hanno determinato   che, nonostante il periodo del lockdown,
                  una perdita economica stimata tra i 30 e i  complessivamente ha retto bene.
                  50 milioni di dollari. In futuro staremo più
                  attenti? Questa è una domanda cui do-
                  vremo trovare risposte responsabili per evi-
                  tare nuove crisi.
                                                                                                        SETTEMBRE-OTTOBRE 2020
                  Durante il periodo del lockdown, un rap-
                  porto pubblicato da ISMEA ci dice che no-
                  nostante il settore agroalimentare abbia



                                                                                               #Natura  9
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