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Focus
RIFIUTI SPECCHIO DEI TEMPI
immi che rifiuto produci e ti dirò chi sei. In
realtà i nostri scarti, oltre ad essere un pro-
blema economico e ambientale - ma anche
una possibile risorsa - sono sicuramente lo
Dspecchio della società, dei suoi comporta-
menti, delle tendenze e anche del suo grado di be-
nessere o meglio di propensione al consumismo.
Spazzaturologia potremmo chiamarla, o più corretta-
mente garbology, è la scienza dei rifiuti inventata dal-
l’antropologo statunitense William Rathje che approfondisce
anche la storia dell’uomo attraverso lo studio dei rifiuti com-
binato all’archeologia. E chi dovesse fra tanti anni studiare il
periodo in cui viviamo si troverebbe di fronte ad alcune sorprese.
Un’improvvisa riduzione della produzione dei rifiuti urbani - in linea con la
previsione sul crollo del pil - potrebbe portare la quantità totale a fine pandemia ai
livelli di venti anni fa.
Senza contare che bisogna calcolare il raddoppio, se non di più, dei rifiuti sanitari.
A scattare la fotografia dell'impatto del coronavirus sulla filiera del settore è stata
la relazione Emergenza epidemiologica Covid-19 e ciclo dei rifiuti, condotta dalla
Commissione Ecomafie.
Nella fase di applicazione delle più stringenti misure di contenimento - spiega la
Commissione bicamerale - si sono osservati una decisa contrazione nella produzione
dei rifiuti speciali di origine industriale e un aumento dei rifiuti domestici e del
rifiuto organico. Nel complesso, i rifiuti urbani sono diminuiti per effetto della forte
riduzione di quelli provenienti da commercio, turismo e terziario.
In base all'analisi dei dati, i rifiuti urbani nel bimestre marzo e aprile 2020 sono
diminuiti di circa il 10%, pari a meno 500mila tonnellate. E, seguendo la linea del
pil, la produzione dei rifiuti urbani alla fine del 2020 potrebbe ammontare a circa
28,7 milioni di tonnellate, dato confrontabile con quello del 2000. Sono invece au-
mentati i rifiuti sanitari a rischio infettivo.
Ma i rifiuti sono qualcosa di più di un elemento sociale e macroeconomico. La loro
gestione è lo specchio della relazione con la natura. Connotano anche un atteg-
giamento contrastante che va dall’impegno personale e comunitario al totale di-
sprezzo dell’ambiente e delle generazioni future, come quello dell’inquinatore
seriale di Roma che per ben ottanta volte è stato sorpreso a disseminare illegalmente
per la città rifiuti pericolosi e speciali. Ma c’è anche chi si attrezza in modo virtuoso,
come a Castelbuono nel palermitano, dove gli asini spazzini che aiutano gli
operatori ecologici a raccogliere l’immondizia in modo differenziato sono ormai
SETTEMBRE-OTTOBRE 2020
quaranta. Un asinello è molto più ecologico di un mezzo a motore e costa all’am-
ministrazione comunale circa duemila euro mentre per un furgoncino ce ne vor-
rebbero almeno quindicimila.
#Natura 3