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I I ccaammppiioonnii
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d deellllaa ssiiccuurreezzzzaa
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ogliamo dirlo? E diciamolo, allora! A chi dire grazie? Chiaramente a tutti,
L’oro è di chi taglia il traguardo dagli organizzatori ai volontari, dagli
V per primo. Poco importa se si spettatori ai cittadini di Torino.
tratta di quello con fotocellule e Noi però siamo di parte, e ringraziamo i
cronometro, di quello figurato di forestali.
un’esecuzione perfetta, di quello Mentre il mondo guardava gli atleti, e gli
matematico che guarda a punti e italiani il podio, noi abbiamo fissato i
somme. forestali che alzavano la bandiera
In ogni gara che si rispetti il migliore olimpica su Medal’s Plaza. Abbiamo
– che sia un’atleta o una squadra – taglia guardato altrove solo per trattenere
il traguardo per primo e sale un gradino negli occhi l’immagine degli otto
più in alto degli altri. campioni del nostro Gruppo Sportivo. e
A Torino 2006 è successo questo. Ma è Medaglie diverse, per efficienza,
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successo anche altro. Mentre gli atleti impegno e professionalità, le hanno
hanno mostrato con orgoglio alle conquistate gli uomini del Corpo d
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televisioni di tutto il mondo le medaglie impegnati nell’ordine e nella sicurezza i
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conquistate, gli italiani hanno staccato lo pubblica, nel controllo del territorio, nella t
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sguardo dal metallo lucente e hanno tutela del patrimonio ambientale e nei t
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fissato sbigottiti il podio: “Ma è possibile soccorsi sulle piste. o
che tutto questo avvenga proprio in Un’altra, chiaramente tutta d’oro,
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casa nostra?” appuntata sul collare nella diretta TV di r
Abbiamo scoperto, insieme alla gioia e Galeazzi, se l’è meritata anche Luna, i
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all’orgoglio, il significato autentico di uno splendido lupo italiano in servizio alla
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quell’“Italians do it better”, che da Torino Forestale. Ma qualcuno ha avuto da a
in poi si tradurrà “le Olimpiadi in Italia ridire, troppo presenzialismo. l
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sono tutta un’altra cosa”. Un’Olimpiade Non sarà stata gelosia per la l
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da medaglia d’oro, buon viatico per il portafortuna ufficiale di una squadra e
2016, quando l’Italia potrebbe ospitare affiatata che ha tagliato compatta il
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nuovamente i Giochi. traguardo di una grande prova?
10 febbraio
“Ho provato una grandissima emozione. È stato
come salire un’altra volta sul podio olimpico”. Così
la forestale Stefania Belmondo ha commentato la
sua esperienza di ultima tedofora dei XX Giochi
Olimpici Invernali di Torino. Un traguardo raggiunto
dopo mesi di discussione e quasi all’ultimo
momento, in una sorta di “testa a testa” con
Alberto Tomba. “È vero – ha ammesso la
Belmondo – se ne è parlato a lungo e tante volte i
giornalisti mi hanno fatto domande. Tante volte ho
ripetuto che se fossi stata l'ultima tedofora sarei
stata felicissima”.
La fiaccola l’ha già portata a casa, accanto ai suoi
trofei più importanti. “In alto, vicino alla piccola
Coppa del Mondo vinta ad Oslo e ai due ori
Olimpici – ha dichiarato l’Assistente del Corpo
forestale dello Stato –. È un grande trofeo, ci tengo
in maniera particolare. Non è quella originale con
cui ho corso, ma non cambia nulla. È la mia
fiaccola”. Nei pochi metri percorsi con la torcia
olimpica in mano, Stefania Belmondo ha stabilito
due nuovi primati da aggiungere ai numerosi, Il Forestale n. 32/2006
La Presse agonistici, che già detiene: rappresentare tutto lo
sport italiano in quel piccolo trasferimento allo
stadio e presenziare per la prima volta
all’inaugurazione di una Olimpiade.
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