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L L’’aanniimmaa ddeeii bboosscchhii
L L’’aanniimmaa ddeeii bboosscchhii
osco sacro, abitato da ninfe, dei, fate nonni allungherebbe la vita e la sua qualità. A
e folletti, frontiera tra reale e volte però ci si dimentica di aggiungere che
B immaginario, rifugio dell’anima, punto una corretta alimentazione deve essere
di contatto fra il cielo, la terra e gli inferi. Così accompagnata da una costante attività fisica
descrive le selve la professoressa Cecilia che tonifica il corpo e riduce lo stress. E allora
Gatto Trocchi nota antropologa che al bosco anche i viaggi nelle aree naturali protette alla
simbolico dedica il suo intervento, scoperta di sapori genuini legati alla
ammonendo tutti: “distruggere i boschi è un tradizione del territorio, possono andare
reato contro la sacralità più profonda della bene per abituare il nostro palato a modellare
natura, è un affronto alla vita indistruttibile e il gusto ad una diversità alimentare che
all’eterno ciclo vitale”. Dal bosco ricco di ancora pochi conoscono. Non è facile però
suggestioni culturali dove risuona l’eco della per il consumatore scegliere per il meglio. Tra
spiritualità umana, al bosco sensibile sempre l’inesorabile avanzata dei fast food e le
più silenzioso, spopolato e impoverito nella imitazioni del “made in Italy” la battaglia
sua diversità biologica. Aggredito dalle contro il processo di omogeneizzazione
piogge acide, dagli effetti devastanti mondiale dei gusti è durissima. La riscossa
dell’ozono. E se gli studi del CONECOFOR delle varietà dimenticate è difficile, complice
(Controllo degli Ecosistemi Forestali) gestito anche il vertiginoso aumento dei prezzi al e
dal Corpo forestale dello Stato, che come un consumo. Il rischio concreto è quello di
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medico attento segue l’evoluzione dello cedere verso la scelta di cibi d
stato di salute dei nostri boschi, portano di apparentemente più economici che sono
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tanto in tanto alla scoperta di nuove specie solo degli ammassi di grassi scadenti i
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animali e vegetali, i primi referti indicano però nascosti da tanta pubblicità.
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un generale impoverimento degli ecosistemi E per finire uno sguardo al meraviglioso t
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vegetali. mondo degli uccelli. Dal birdwatching che nel
Mangiar bene per sentirsi in forma, così nostro Paese trova sempre più appassionati o
potremmo sintetizzare il dossier di questo alla falconeria, pratica antica come l’uomo.
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numero che è dedicato ad una sana L’arte di addestrare i falchi che fu di re e di r
alimentazione. Ma nell’era “obesozoica” di un imperatori oggi vanta numerosi epigoni in i
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mondo fugace, distratto, eccessivo anche a Germania e nel Regno Unito ma solo qualche i
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tavola, è difficile trovare il giusto equilibrio, decina di adepti in Italia i quali sono disposti a
l’elisir di lunga vita che previene i mali del ad affrontare enormi sacrifici pur di
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secolo. Da tempo molti esperti sembrano continuare a praticare questa arte l
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aver trovato la soluzione ai mali dell’opulenza: tradizionale e straordinariamente
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la dieta mediterranea. Mangiare come i nostri interessante. e
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18 Maggio
È toccato agli elicotteristi e agli alpinisti del
Corpo forestale dello Stato portare in
vetta al Gendarme – il torrione roccioso
nella parte occidentale del Gran Sasso
d’Italia, che dal 18 maggio prende il nome
di “Cima Giovanni Paolo II” – la croce che
reca in memoria del Pontefice
recentemente scomparso, e dei quattro
santi protettori della città dell’Aquila,
altrettante icone in bronzo.
L’operazione ha richiesto tutta la perizia
dei piloti della Forestale, che hanno
operato su una cresta a 2.424 metri,
esposta a correnti ascensionali e
trasversali, in grado di rendere complesso
il posizionamento della croce in ferro
zincato, alta 2.30, larga 1.20, pesante 500
chili. Per la delicata operazione è stato
impiegato un elicottero AB412.
Sul posto era presente – oltre al Ministro
delle politiche agricole e forestali Gianni
Alemanno, Presidente del Comitato
d’Onore – il Capo del Corpo forestale,
Cesare Patrone, che così ha
commentato: “Abbiamo aderito alla
richiesta del Comitato promotore con
slancio, non solo perché è un’iniziativa di
S. Azzarello - NPA/CFS cementa l’affetto e la stima che da Il Forestale n. 28/2005
grande valore simbolico, ma perché
sempre hanno legato gli uomini della
Forestale a Papa Wojtyla. È un onore che
siano proprio loro, che tante volte l’hanno
accompagnato sui sentieri montani, a
rendere possibile l’installazione della croce
sul Gendarme”.
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