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incendi boschivi
Roberto Iezzi - NDN/CFS Roberto Iezzi - NDN/CFS
è stato possibile, in molti casi, individuare chi ha causa- te all'autorità giudiziaria nel 2003 sono state 180 e 664
to l’incendio. Dietro ogni bosco che brucia ci sono uo- sono stati gli illeciti amministrativi riscontrati.
mini e donne al lavoro, che non di rado mettono a rischio Il Niab consoliderà, inoltre, i suoi punti forza: un nu-
la propria incolumità personale. Al loro fianco, in questi cleo agile e snello, che collabora costantemente con i
mesi, nuove risorse altamente specializzate hanno rin- Comandi e le Stazioni territoriali, capace - quindi - di
forzato le forze impegnate: sono gli uomini del Niab, il muoversi rapidamente sul territorio nazionale e di con-
Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi del Corpo Fo- tare sul fattivo contributo di moltissimi agenti, di ana-
restale dello Stato. Il potenziamento è stato disposto dal- lizzare le diverse situazioni legate agli incendi e di ap-
la Direzione Generale dell’Amministrazione, su indica- plicare le più sofisticate tecniche di investigazione. Il
zione del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Niab opera da tre anni e mezzo e prende in esame l’ele-
Gianni Alemanno, che si è congratulato con i Forestali vato numero di cause che sono dietro un rogo e che rap-
per le brillanti operazioni portate a termine in così breve presentano una delle maggiori difficoltà per chi deve
tempo. Infatti, su dodici arresti eseguiti, ben tre hanno analizzare e prevenire il fenomeno. Oltre alle spiccate
permesso di identificare i responsabili di roghi divam- professionalità dei suoi uomini e agli strumenti classi-
pati all’interno di Parchi Nazionali italiani. Su circa ci di investigazione, il nucleo si avvale anche di due ban-
12.392 controlli effettuati, invece, le persone denuncia- che dati specialistiche, una con tutte le informazioni su-
GLI INCENDI COSTANO CARI E LA NATURA NON HA PREZZO
Ogni anno tutti gli italiani, dagli anziani ai neonati, pagano circa 10 euro pro capite a causa degli incendi, e
ogni famiglia, perde un albero. Non è un calcolo presunto, l’Università di Padova ha studiato il fenomeno in que-
sta ottica. È emerso che tra i costi fissi relativi al personale, i costi variabili legati alle attrezzature date in uso ai
volontari, i costi di manutenzione e di usura dei mezzi di terra e degli elicotteri, quelli sostenuti per il ripristino
della compagine boschiva, in un anno si può arrivare a valutare un costo complessivo di oltre 500 milioni di eu-
ro. Ma, in aggiunta a questo, c’è anche una più attenta valutazione e considerazione da fare: “Questa cifra non
può certo ritenersi esaustiva”, spiega il professor Davide Pettenella, docente di economia forestale all’Università
di Padova, che ha condotto lo studio.
“La verità è che non si può paragonare il valore di un albero secolare con quello delle piccole piante usate
per ripristinare i boschi e ci sono danni che davvero non si possono calcolare. Come si fa, per esempio, a quan-
tificare la biodiversità? O la devastazione della qualità del paesaggio? O l’aumento dell’anidride carbonica libe-
rata nell’atmosfera? Ma anche i danni alle specie dei nostri animali. Basti pensare che delle 5 mila e 500 spe-
cie superiori di animali che ci sono in tutta Europa, oltre 2 mila e 500 vivono soltanto in Italia.
Non hanno, poi, un valore commerciale facilmente quantificabile le bellezze naturali che vanno a fuoco.
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