Mezzi - Dalla "gazzella" all'elicottero
L'Arma decolla

Prima era il cavallo, poi la bicicletta e quindi i mezzi a motore. Ma pur sempre in dimensione terrena. Pur con la legittima cautela imposta dalle prospettive delle innovazioni, la disponibilità dell'Arma dei Carabinieri verso il progresso scientifico è stata sempre senza riserve. Anche quando si trattò di proiettarsi in una nuova dimensione, quella aerea. Accadde agli inizi della Grande Guerra, nel 1915. Nel cielo erano già apparse le "macchine volanti", leggere, insicure, quasi irreali. La loro possibile utilizzazione bellica, comunque, non sfuggì a nessuna delle potenze che si accingevano al più immane scontro che la storia conoscesse. Anche l'Italia avvertì l'utilità risolutiva di colpire dal cielo. In breve tempo nacque l'industria aeronautica e, con essa, una nuova specialità militare, quella dei piloti.

La storia del Servizio aereo

L'attuale configurazione ed i mezzi aerei in uso della componente aerea dell'Arma rappresentano la risultante di un lunga evoluzione storica che, nel tempo, ha visto il Servizio avvalersi degli aeromobili Spad VII, AB 47J, AB 47G3 B1, AB 204 ed AB 205, modelli non più operativi ed ormai entrati a far parte della "storia" del volo.

Origini
Brigadiere Ernesto CabrunaI Carabinieri iniziano a volare durante il I Conflitto Mondiale, a cui partecipano con oltre 170 piloti inquadrati nel Corpo Aeronautico Militare del Regio Esercito, intervenendo a tutte le più importanti fasi della Grande Guerra.

Molte sono le figure di spicco che a bordo di trabiccoli volanti effettuano ricognizioni a bassissima quota sulle linee nemiche, bombardano obiettivi militari ed ingaggiano scontri aerei guadagnando medaglie e ricompense per comportamenti assolutamente straordinari, soprattutto se rapportati ai precari mezzi dell'epoca.

La figura più significativa di questo gruppo di avventurosi militari è certamente il Brigadiere Ernesto Cabruna, pluridecorato al Valor Militare e promosso Sottotenente per meriti di Guerra. Egli, in una delle otto vittorie riportate sul nemico, a bordo del suo Spad VII attacca da solo un bombardiere austriaco scortato da altri 10 velivoli avversari, riuscendo ad abbattere il capo formazione e costringere gli altri alla ritirata. Negli ultimi mesi della guerra, ferito, fugge dall'ospedale ove è ricoverato per tornare ad attaccare il nemico e, nonostante il braccio destro ingessato, riporta un'altra vittoria. Molti altri furono gli episodi eroici premiati, ma parecchi purtroppo furono anche i caduti. Conclusa la guerra, i Carabinieri tornano alla loro quotidiana attività tra la gente e con la nascita della Regia Aeronautica, nel 1923, si chiude definitivamente questa pagina di storia.

Avvento dell'elicottero
Volare sarà comunque nuovamente una necessità per i Carabinieri. Cessate le ostilità del II Conflitto Mondiale, nonostante le ristrettezze economiche di un'Italia in ricostruzione, si va rafforzando l'interesse per una nuova macchina che sta prendendo piede sul mercato mondiale.

Sperimentazione
In America, prima Igor Sikorskj nel 1942 poi la Bell Aircraft nel 1945, stanno affinando questo nuovo velivolo. Molto più evoluto del Gyroplane dei fratelli Breguette e Richet, il Model Bell 47Copertina del "carabiniere" del 1957 è il primo velivolo ad ala rotante che entra nello scenario militare. Dopo l'acquisto da parte dell'US Army, siamo nel 1950, anche in Italia la Bell, rappresentata dalla Aersilta di Milano, propone la vendita dei nuovi mezzi all'Aeronautica Militare (AMI). In questa occasione il velivolo giunge all'attenzione del Comando Generale, ma costa troppo e la rappresentante italiana non garantisce sufficienti capacità di supporto per la manutenzione ed i ricambi. Nel 1952 l'Agusta assume la rappresentanza per la Bell ed il modello viene prodotto in Italia, con la sigla AB47 G. Dal '55 viene usato dall'AMI e nel 1957l'Arma decide di avviare il primo "Corso di orientamento all'osservazione da elicottero per Ufficiali dei Carabinieri" con sei allievi.Dovranno passare due anni per avviare la sperimentazione, il tempo che due equipaggi e altrettanti mezzi dell'Aeronautica Militare si rischierino sull'Aeroporto di Palermo Boccadifalco, previo rimborso dei costi di gestione. Le relazioni sono positive ed il 25 marzo 1960 il Comando Generale acquista quattro AB 47 J "Ranger", che continueranno ad essere gestiti da personale dell'AMI.

Primi sviluppi
Firmata una convenzione con l'AMI impiegando i soli osservatori, i quattro velivoli operano in Sardegna, Puglia settentrionale (area Garganica) e Sicilia con il compito di "Assicurare il concorso dell'osservazione aerea ai fini del servizio istituzionale per:
- la ricerca di latitanti malfattori in fuga, detentori di greggi;
- il controllo del transito delle autocorriere di linea e dei trasporti di valori postali o bancari;
- il coordinamento dei servizi di rastrellamento, battuta, squadriglia;
- la vigilanza su determinati punti sensibili del territorio in occasione di perturbamenti dell'ordine pubblico e o altre particolari circostanze."

AB 47 J "FIAMMA 19"

Gli AB47J hanno autonomia limitata e perciò viene creata una rete di posti di rifornimento in prossimità dei Comandi Stazione, costituiti da due bidoni di carburante (circa 200 l.) e 20 litri di olio posti a ridosso di piazze e campi adiacenti i paesi, dove ci si rifornisce con pompe a mano, filtrando la benzina con la pelle di daino ed aiutati da qualche volenteroso. L'Esercito nel '62 schiera a Bolzano un AB 47G-3B-1 "Super alpino" - versione più potente del 47G - mettendolo a disposizione della locale Legione Carabinieri per il contrasto del fenomeno terroristico-secessionista.

Evoluzione
Nel 1963 il Comando Generale ordina 15 AB204B da assegnare all'XI Brigata Carabinieri Meccanizzata, di questi solo 6 entreranno in esercizio e saranno presto sostituiti dai più potenti ed affidabili AB205. Nel frattempo anche gli ultimi due AB47G-3-B1 acquistati dall'Arma sono gestiti dall'Aeronautica Militare ed operano con gli ufficiali osservatori dei Carabinieri.

Fase organizzativa
Il Comando Generale decide che è giunto il momento di avere piloti e specialisti Carabinieri. E' il 1963, anno di avvio dei primi corsi presso la Scuola Volo Elicotteri di Frosinone (oggi 72° Stormo AM) e la Scuola Specialisti di Caserta.

Il 1° giugno del 1965, con personale proprio, l'Arma organizza la prima struttura di volo autonoma articolandola su una Sezione Aerea - inquadrata nel II° Reparto del Comando Generale - ed una Base Elicotteri Carabinieri dislocata sull'Aeroporto militare di Pratica di Mare. Quest'ultima ha alle dipendenze la preesistente Sezione Elicotteri CC di Roma ed il neo istituito Reparto Tecnico-Logistico oltre ai costituendi Nuclei Elicotteri di Bolzano, Cagliari e Palermo, verso cui esercita il controllo per i soli aspetti tecnico, logistico ed addestrativo; le rispettive Legioni carabinieri ne mantengono il comando per l'impiego. Solo un anno dopo, la Base Elicotteri viene trasformata in Centro Elicotteri e nascono altri due Nuclei a Milano e Torino.

I reparti sono ormai tutti dotati di un AB47J ed un AB47G-3-B1, aumenta la quantità e la qualità dell'attività di volo, le mille missioni del '65 si triplicano l'anno successivo.

Siamo alla prima prova sul campo del neo costituito servizio aereo: l'alluvione di Firenze vede dieci aeromobili impegnati in oltre 150 missioni con esiti più che positivi ed il riscontro dell'efficacia del nuovo mezzo da parte della popolazione.

Dai pistoni alla turbina
Nel '68 si apre il Nucleo a Foggia e quello di Milano viene spostato a Bergamo -Orio al Serio- per aumentarne la capacità di volo (minore nebbia). In Abbasanta (OR) si sperimentano i primi impieghi con le squadriglie ed il binomio di elicotteri da ricognizione e da trasporto offre ottimi risultati per il controllo di obiettivi difficilmente accessibili. Il trend è positivo e dopo il rinforzo in Sardegna, nell'aprile del 1969 apre il Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia per consentire anche in questa Regione l'elitrasporto dei reparti speciali.

Siamo nei primi anni '70 l'Arma eleva ad Ufficio del Servizio Aereo la Sezione presso il Comando Generale ed assume la sua configurazione definitiva. Vengono ordinati otto AB 205 A1 e nel volgere di tre anni sono costituiti i Nuclei di Ancona, Pontecagnano e Pisa (quest'ultimo a supporto anche del Battaglione Carabinieri Paracadutisti Tuscania di Livorno). La flotta invecchia e nel '73 prende il via l'acquisizione di 14 AB206B1 "Jet Ranger" in sostituzione dei più vecchi AB47J. La nuova macchina a turbina ha caratteristiche e prestazioni nettamente superiori al fratello maggiore con motore a pistoni.

Nel '78 altri 28 aeromobili, nella versione -B1-, decretano l'uscita dalla linea del "vecchio 47J", che chiude nel giugno del 1981 il suo ultra ventennale servizio. Nel 1976 si apre il secondo nucleo sardo su Olbia -Venafiorita- e quello di Foggia "scende" a Bari, l'anno successivo il Centro Elicotteri di Pratica di Mare abbandona le strutture prefabbricate e passa nell'attuale caserma in muratura.

Arriviamo ai nostri giorni
Il 1978 è stato un anno di grosso ammodernamento della flotta, oltre ai "Jet Ranger" viene acquisito a dicembre il primo A109A. Elicottero biturbina, tuttora in servizio nelle diverse e più aggiornate versioni, caratterizzato da elevata velocità e completa configurazione avionica per l'effettuazione di voli strumentali. Di concezione, sviluppo e produzione esclusivamente italiana, questo velivolo è stato dotato di vari tipi di telecamera ed è in grado di riprendere ed inviare le immagini a terra utilizzando un sistema di ponti ripetitori.

Siamo ormai lontano generazioni dai vecchi AB47. Gli A109 aumentano sino a 24 e nei primi anni '80 l'Arma comincia ad inserire in linea di volo due dei 34 AB412 che sostituiscono i vetusti AB205 e che attualmente volano per il trasporto di squadre impegnate in battute, rastrellamenti e perquisizioni. Con quest'ultimo mezzo la configurazione di tutti i reparti è completa. In genere la linea volo di un Nucleo è costituita di massima da tre aeromobili leggeri AB206 e A109 ed un velivolo medio AB412. Nel frattempo aumentano anche le basi: nell'85 apre Catania, nel '96 il Distaccamento di Abbasanta (OR) dipendente dal NEC di Olbia e dove è stato insediato nel 1993, dopo quello di Vibo Valentia (Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria nel 1991), lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna. Infine, nel 1992 apre il NEC di Forlì, nel '95 Treviso e nel '98 Albenga (SV). L'ultima evoluzione del Servizio Aereo è del giugno 1999: la modifica in Raggruppamento Elicotteri del Centro Elicotteri Carabinieri, con il passaggio ad esso di tutte le funzioni di comando sui Reparti di volo dei Carabinieri esistenti in Italia.



I MEZZI DI IERI

[dim.HxL 3,45x12,49m][mot. 1 Allison 250 C20B da 420 Hp][vel. 120 Kts/crociera 100 Kts][aut.3h 20'][passeggeri 3, piloti 2] [dim.HxL 3,30x13,05m][mot. 2 Allison 250 C20B da 420 Hp][vel. 168 Kts/crociera 140 Kts][aut. 2h 30'][passeggeri 6, piloti 2] [dim.HxL 3,757x13,397m][mot. 1 lycoming TVO-540][vel. 170Km/h/crociera 130Km/h][aut. 400 Km][passeggeri 3, piloti 1] [anno 1916][dim.lxL 7,82x6,10m][mot. Hispano Suiza mod. 34cv][vel. 196 Km/h][aut. 2h 15'][armamento 1-2 mitragliatrici Vickers cal. 7,65] [dim.HxL 5,22x17,40m][mot. 1 Lyncoming T53-l13A da 1800 Hp][vel. 120 Kts/crociera 100 Kts][aut. 2h 10'][passeggeri 12, piloti 2] [dim.HxL 3,657x13,297m][mot. 1 lycoming TVO-435][vel. 170Km/h/crociera 130Km/h][aut. 350 Km][passeggeri 2, piloti 1]


I MEZZI DI OGGI

[dim.lxL 14,03x14,41m][mot. 2 turboeliche Pratt & Whitney PT6A-66 da  850 HP][vel. 395 Kts/crociera 732 Km/h][aut. 2.592 km][quota massima di tangenza operativa m 12.500][passeggeri 8, piloti 2, specialista 1] [dim.HxL 2,83x9,39m][mot. 1 Allison 250-C20B da 420 SHP][vel. 150 Kts/crociera 278 Km/h][aut. 442 km][passeggeri 2, piloti 2] [dim.HxL 4,98x16,66m][mot. 2 Pratt & Whitney PT6C-67C da 1.679 SHP][vel. 165 Kts/crociera 306 Km/h][aut. 815 km  (1.061)/4h 5' (5h 13')][passeggeri 12, piloti 2] [dim.HxL 3,20x13,04m][mot. 2 Pratt & Whitney da 1.679 SHP][vel. 153 Kts/crociera 283 Km/h][aut.726 km/3h][passeggeri 4, piloti 2] [dim.HxL 4,6x17,12m][mot. 2 Prat & Whitney 206C da 1800 Hp][vel. 140 Kts/crociera 120 Kts][aut. 2h][passeggeri 13, piloti 2] [dim.HxL 3,50x13,05m][mot. 2 Pratt & Withney 206C da 400 Hp][vel. 168 Kts/crociera 140 Kts][aut. 2h 30'][passeggeri 6, piloti 2]