Chi visita il
Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri non può fare a meno di ammirare la raccolta di fucili, carabine e moschetti che i Carabinieri hanno avuto in dotazione nei primi cento anni della loro storia, dal lontano
1814 all'inizio della
prima Guerra Mondiale. La raccolta fa bella mostra in cinque vetrine, lungo i corridoi dell'edificio. Il suo valore è duplice: uno, relativo alla vita dell'Istituzione, documenta, con il fascino del cimelio, il complesso delle armi da fuoco lunghe con le quali i Carabinieri hanno adempiuto ai propri compiti istituzionali nel corso del
XIX secolo e nel primo decennio di quello successivo; l'altro riguarda l'evoluzione delle armi stesse durante quel periodo, cioé a pietra focaia ad avancarica ad anima liscia, a percussione ad avancarica e a retrocarica, ad anima liscia e rigata, infine a retrocarica a colpo singolo ed a ripetizione.